Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12829 del 30 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12829PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di rigetto della richiesta di sostituzione della custodia cautelare in carcere, afferma che il ricorso per cassazione è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, ma non quando propone una diversa valutazione delle circostanze già esaminate dal giudice di merito. Pertanto, il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito la documentazione medica già valutata dai giudici di merito, i quali hanno adeguatamente motivato l'assenza di incompatibilità tra la detenzione in carcere e le condizioni di salute dell'indagato, caratterizzate da un "modesto disturbo depressivo reattivo con leggera disforia" e da un "disturbo di personalità N.A.S.", tali da non limitare la capacità di intendere e di volere. Inoltre, il giudice di legittimità ritiene congrua la motivazione del giudice di merito in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare del pericolo di fuga e di reiterazione del reato, in considerazione dei frequenti allontanamenti dalle strutture sanitarie, dell'assenza di una stabile dimora e di attività lavorativa, nonché della personalità negativa dell'indagato, già condannato per gravi reati. Pertanto, la custodia cautelare in carcere è ritenuta l'unica misura idonea a fronteggiare tali esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRILLO Renato - Presidente

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 30/10/2015 del Tribunale del riesame di Roma;
visti gli atti, il Provv. impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere MENGONI Enrico;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale FILIPPI Paola, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 30/1…

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