Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41319 del 2 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:41319PEN

Massima

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La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, operante per i delitti aggravati dal metodo o dall'agevolazione mafiosa ai sensi dell'art. 275 c.p.p., comma 3, può essere superata solo quando, in relazione al caso concreto, siano acquisiti elementi specifici dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure, non essendo idonea a tal fine la mera allegazione del tempo trascorso e della durata della restrizione sofferta. In sede di appello cautelare ex art. 310 c.p.p., il giudice è vincolato all'oggetto dell'istanza originaria, non potendo lo stesso essere ampliato in sede di impugnazione, in quanto la cognizione del giudice è circoscritta entro il limite segnato non solo dai motivi dedotti dall'impugnante, ma anche dal decisum del provvedimento gravato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. FIODALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/09/2021 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
lette le conclusioni del PG ((omissis)).
Il Procuratore generale, ((omissis)), chiede che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del 23 settembre 2021 del Tribunale di Catanzaro, che ha rigettato l'appello ex articolo 310 c.p.p. avverso il provvedimento con …

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