Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29465 del 20 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:29465PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio potere di controllo sulla motivazione della sentenza di merito, deve verificare la congruità e la logicità dell'iter argomentativo seguito dal giudice di primo grado nella valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, senza sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che quest'ultima risulti manifestamente illogica o viziata da errori di diritto. Inoltre, il giudice di legittimità, nel caso di ricorso proposto dalla persona offesa avverso una sentenza di assoluzione, deve convertire il ricorso in appello, in applicazione della novella legislativa che ha attribuito alla persona offesa la legittimazione a proporre impugnazione agli effetti civili, pur avendo abrogato la possibilità di impugnare agli effetti penali il delitto di ingiuria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

AL. CA. , N. IL (OMESSO), P.C.;

contro

UR. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/03/2006 TRIBUNALE di ROSSANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di rigetto del S.P.G.. Dr. SALZANO Francesco.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1 - La P.C., Al. Ca. ricorre c…

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