Il provvedimento amministrativo di rigetto di un'istanza di proroga di una concessione demaniale marittima, a fronte di una nuova domanda di concessione presentata da un soggetto terzo, deve essere adottato nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa, garantendo il contraddittorio con il concessionario uscente e valutando attentamente tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti. L'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente la propria scelta, illustrando le ragioni per le quali ritiene preferibile l'affidamento della concessione al nuovo soggetto richiedente rispetto alla proroga in favore del concessionario uscente, anche alla luce di eventuali investimenti e miglioramenti realizzati da quest'ultimo. Il provvedimento di rigetto dell'istanza di proroga deve, inoltre, rispettare i termini e le modalità previsti dalla normativa di settore, in particolare gli artt. 45-bis e 46 del Codice della Navigazione, nonché i principi generali in materia di affidamento di concessioni demaniali, al fine di assicurare la tutela dell'affidamento e della buona fede del concessionario uscente. In caso di mancato rispetto di tali prescrizioni, il provvedimento può essere annullato in sede giurisdizionale.