Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa, nell'esaminare il ricorso avverso l'approvazione del piano urbanistico rielaborato del Comune di Ortisei, ha affermato il seguente principio di diritto: La modifica della destinazione urbanistica di un'area, che prevede la realizzazione di un nuovo collegamento stradale e di strutture collettive nel sottosuolo, rientra nella discrezionalità della pubblica amministrazione, la quale può legittimamente disporre tali interventi nell'ambito della pianificazione urbanistica, anche mediante l'applicazione dell'istituto della convenzione urbanistica di cui all'art. 40-bis della legge provinciale n. 13/1997. In tal caso, le eventuali questioni di fattibilità tecnica e di compensazione per i privati interessati dovranno essere risolte in sede di elaborazione del successivo piano di recupero, attraverso la stipula della convenzione con i proprietari. Pertanto, il mancato inserimento di un'apposita indicazione di "convenzione urbanistica" sulle aree interessate non determina un vizio del piano urbanistico, né l'omessa comunicazione ai proprietari del cambio di destinazione urbanistica, quando risulti provato l'avvenuto ricevimento della relativa comunicazione. Inoltre, la partecipazione del consigliere comunale delegato all'urbanistica, oltre al sindaco, alla seduta della Commissione urbanistica provinciale non costituisce una violazione della legge, in quanto il consigliere può essere legittimamente invitato con diritto di voto, in qualità di rappresentante qualificato del comune interessato.