Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 7480 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:7480SENB

Massima

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Il rilascio del permesso di soggiorno, in esecuzione di una precedente sentenza del giudice amministrativo, determina la cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di lite in favore del ricorrente. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che l'adempimento spontaneo da parte della pubblica amministrazione di un obbligo derivante da una pronuncia giurisdizionale, anche se tardivo, comporta la declaratoria di cessazione della materia del contendere, senza che ciò escluda la condanna alle spese processuali a carico dell'amministrazione soccombente in virtù del principio della soccombenza virtuale. Tale principio trova applicazione ogni qualvolta l'amministrazione, pur in ritardo, ottemperi spontaneamente all'ordine giudiziale, soddisfacendo la pretesa del ricorrente, senza che ciò escluda la condanna alle spese in ragione della soccombenza originaria dell'amministrazione. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è pertanto la seguente: "L'adempimento spontaneo da parte della pubblica amministrazione di un obbligo derivante da una pronuncia giurisdizionale, anche se tardivo, comporta la declaratoria di cessazione della materia del contendere, con conseguente condanna alle spese processuali a carico dell'amministrazione soccombente in virtù del principio della soccombenza virtuale, salvo che circostanze eccezionali non giustifichino un diverso regime delle spese".

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2018

N. 07480/2018 REG.PROV.COLL.

N. 15604/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 15604 del 2015, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio legale Bonelli Erede Pappalardo in Roma, via ((omissis)), 39;

contro

Ministero dell'Interno, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, con domicilio eletto ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'ottemperanza

della sentenza del Tar Lazio, II quater, n…

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