Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24945 del 30 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24945PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: La violazione dell'obbligo di permanenza nella propria dimora, imposto al soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, integra il delitto di cui all'art. 75, comma 2, del d.lgs. n. 159/2011, e non la mera contravvenzione di cui al comma 1 della medesima disposizione. Ciò in quanto l'obbligo di soggiorno, che comporta la necessità di ottenere l'autorizzazione del tribunale per allontanarsi anche temporaneamente dal comune di dimora, costituisce elemento distintivo della fattispecie delittuosa rispetto alla semplice prescrizione di preventivo avviso all'autorità di pubblica sicurezza prevista per la sorveglianza speciale senza obbligo di soggiorno. La qualificazione giuridica della misura di prevenzione applicata, e dunque del reato contestato, deve essere desunta dalla lettura complessiva del provvedimento che la dispone, senza limitarsi al solo dispositivo, in quanto il contenuto della decisione del giudice è racchiuso nell'intero contesto del provvedimento. Pertanto, l'inosservanza dell'obbligo di permanenza nella propria dimora, imposto al soggetto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, integra il più grave delitto di cui all'art. 75, comma 2, del d.lgs. n. 159/2011, e non la mera contravvenzione di cui al comma 1 della medesima disposizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI ((omissis)) - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - rel. Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'11/11/2020 della Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere CENTOFANTI Francesco;
udito il Sostituto Procuratore generale TAMPIERI Luca, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS), che ha chiesto accogliersi il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di …

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