Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33043 del 6 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33043PEN

Massima

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Il comportamento violento e persecutorio di un soggetto nei confronti della propria coniuge separata, caratterizzato da una nutrita serie di condotte illecite di varia natura, legittima l'applicazione di misure cautelari personali, quali gli arresti domiciliari e il divieto di avvicinamento, in ragione dell'attuale e concreto pericolo di recidivanza. Tali misure risultano proporzionate e adeguate, anche in considerazione dell'incapacità dell'indagato di dominare le proprie pulsioni e la propria rabbia, nonostante i tentativi di confronto pacato con la persona offesa, la quale ha deciso di separarsi proprio per sottrarsi ai comportamenti violenti dell'indagato, oggetto di autonomi e pregressi procedimenti penali a suo carico. Le dichiarazioni della persona offesa costituitasi parte civile, debitamente valutate nella loro attendibilità, possono costituire autonomo elemento probatorio idoneo a fondare i gravi indizi di colpevolezza, senza che sia necessaria l'acquisizione di ulteriori riscontri esterni che coprano ogni segmento della narrazione, essendo sufficiente che tali riscontri escludano l'intento calunnioso della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/3/2017 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Bologna ha respinto l'istanza di riesam…

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