Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10107 del 6 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:10107PEN

Massima

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Il dolo generico, richiesto ai fini dell'integrazione del delitto di falsità materiale o ideologica in atto pubblico, non può essere considerato in re ipsa, ma deve essere rigorosamente provato, non potendosi ravvisare il reato quando risulti che il falso derivi da una semplice leggerezza ovvero da una negligenza dell'agente. Tuttavia, la prova del dolo, concernendo la valutazione di un processo psicologico, è sempre fondata su un'inferenza logica basata su elementi di fatto, senza che sia necessaria una prova rappresentativa. Pertanto, il dolo può essere desunto dalla consapevolezza dell'agente circa il valore e la funzione dei documenti falsi, dal suo interesse esclusivo alla presentazione degli stessi, nonché dall'assenza di elementi idonei a fondare ipotesi alternative di mera leggerezza o negligenza. Inoltre, ai fini della configurazione del concorso morale nel reato di falsità in atto pubblico, è sufficiente l'incidenza dell'opera dell'istigatore sul determinismo psicologico dell'autore materiale, anche solo rinsaldando il proposito criminoso di quest'ultimo, senza che sia necessaria l'individuazione del pubblico ufficiale complice che ha materialmente sostituito il documento falso, essendo sufficiente l'accertamento dell'esclusivo interesse dell'imputato alla presentazione del documento contraffatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/01/2014 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Lignola Ferdinando, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RI…

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