Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11122 del 8 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:11122PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, può essere desunto dalle modalità e dalla gravità del fatto, nonché dalla personalità dell'indagato, a prescindere dalla sua precedente incensuratezza. Anche in assenza di precedenti penali, il giudice può ritenere sussistente il pericolo di recidiva sulla base di elementi sintomatici della pericolosità sociale dell'indagato, quali le modalità di commissione del reato e la sua personalità trasgressiva, che rendano inadeguate misure meno afflittive della custodia cautelare in carcere. Il giudizio di attualità del pericolo di reiterazione del reato, introdotto dalla riforma del 2015, richiede una valutazione autonoma e separata rispetto al giudizio di concretezza del pericolo, basata sulla presenza di occasioni prossime alla commissione di nuovi delitti, senza che sia sufficiente il solo riferimento al tempo trascorso dal fatto contestato. Tali valutazioni, se adeguatamente motivate, sono incensurabili in sede di legittimità, non potendo il ricorrente limitarsi a generiche contestazioni senza indicare la correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle dell'atto di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));
avverso l'ordinanza del Tribunale di Milano, in data 23/09/2016;
Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis)).
Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
OSSERVA
Con ordinanza del 28/07/2016, il G.I.P. del Tribunale di Monza emise la misura cautelare della custodia in carcere nei…

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