Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8568 del 25 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:8568PEN

Massima

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Il contributo attivo e consapevole di un soggetto alla gestione e al controllo delle attività economiche di un'associazione mafiosa, attraverso la messa a disposizione di locali di sua proprietà per lo svolgimento di riunioni tra i membri del sodalizio, la partecipazione a tali incontri e il coinvolgimento in discussioni inerenti questioni rilevanti per l'operatività dell'organizzazione criminale, integra il reato di partecipazione all'associazione mafiosa, a prescindere dalla prova di specifici atti di partecipazione alle attività delittuose del gruppo. Infatti, il mero contributo logistico e organizzativo fornito consapevolmente all'associazione, unitamente alla condivisione degli scopi e dei metodi dell'organizzazione, è sufficiente a configurare la responsabilità per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., in quanto espressione di una condotta di agevolazione e rafforzamento del vincolo associativo. Inoltre, la partecipazione a operazioni di "bonifica" finalizzate a ostacolare le attività di intercettazione e captazione delle conversazioni degli associati costituisce un ulteriore elemento indiziario della consapevole partecipazione all'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. AMBROSIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DI. GR. Al. n. (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 9 luglio 2008 dal Tribunale di Palermo;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAMMINO Matilde;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, Sost. Proc. Gen. Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto la dichiarazione d'inammissibilita' del ricorso.

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