Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24129 del 5 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:24129PEN

Massima

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Il dolo del reato di ricettazione può essere desunto da qualsiasi elemento, anche indiretto, e quindi anche dall'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta da parte del soggetto agente. Il dolo eventuale di ricettazione ricorre quando l'agente ha consapevolmente accettato il rischio che la cosa acquistata o ricevuta fosse di illecita provenienza, non limitandosi ad una semplice mancanza di diligenza nel verificare la provenienza della cosa, che invece connota l'ipotesi contravvenzionale dell'acquisto di cose di sospetta provenienza. La valutazione della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione rientra nell'ambito del giudizio di merito, insindacabile in sede di legittimità salvo vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione, non ravvisabili nel caso di specie in cui i giudici di merito hanno adeguatamente motivato la loro decisione sulla base degli elementi probatori acquisiti, tra cui la natura del bene ricettato, le modalità di acquisto dello stesso a prezzo irrisorio e l'incapacità dell'imputato di fornire una giustificazione plausibile in ordine alla provenienza del bene. L'inattendibilità delle dichiarazioni difensive dell'imputato, ritenuta sulla base della loro tardività e dell'insanabile contrasto con quanto affermato nell'immediatezza dei fatti, costituisce un ulteriore elemento idoneo ad escludere la buona fede dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanue - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/03/2022 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CERSOSIMO Emanuele;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SENATORE Vincenzo che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), a mezzo del suo difensore, propone ricorso pe…

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