Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, nell'esaminare il ricorso proposto dal Consorzio del Corpo di Polizia Intercomunale Nord-Lodigiano avverso l'ordinanza di archiviazione emessa dal Prefetto di Lodi, ha affermato il principio secondo cui: L'ordinanza prefettizia di archiviazione del verbale di contestazione di una violazione al Codice della Strada, adottata a seguito di ricorso del trasgressore ai sensi degli artt. 203 e ss. del D.Lgs. n. 285/1992, è impugnabile esclusivamente davanti all'Autorità Giudiziaria Ordinaria, in quanto la competenza in materia di contravvenzioni stradali e relativi provvedimenti prefettizi è attribuita in via esclusiva alla giurisdizione del Giudice Ordinario. L'Ente locale accertatore non è titolare di una posizione giuridica soggettiva qualificata (diritto soggettivo o interesse legittimo) suscettibile di tutela giurisdizionale avverso il provvedimento prefettizio di archiviazione, in quanto l'attività degli agenti di polizia locale si sostanzia in meri atti di accertamento, mentre la funzione sanzionatoria è riservata al Prefetto quale organo titolare del relativo potere che trascende l'ambito esclusivamente locale. Inoltre, l'annullamento dell'ordinanza di archiviazione non determinerebbe il ripristino del verbale di contestazione, bensì l'estinzione del potere sanzionatorio per decorso del termine perentorio previsto dalla legge per l'emissione dell'ordinanza ingiunzione, con conseguente difetto di interesse all'impugnazione.