Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24785 del 18 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:24785PEN

Massima

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Il comportamento ossessivo e persecutorio nei confronti di una persona, caratterizzato da appostamenti, pedinamenti, invio di messaggi telefonici ingiuriosi e minacciosi, nonché atti di danneggiamento, integra il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) anche qualora la vittima abbia già subito in passato una ingiusta carcerazione da parte dell'autore, poiché tale precedente vicenda, lungi dall'escludere il nesso causale tra la condotta e l'evento di danno costituito dallo stato di ansia della persona offesa, può anzi aver contribuito ad acuire tale stato di malessere psicologico, in considerazione del timore che si riproponga una situazione analoga. L'esclusione della reciprocità di comportamenti aggressivi tra autore e vittima è giustificata laddove gli atti attribuiti alla persona offesa si limitino a reazioni legittime, quali la presentazione di querela e la richiesta di risarcimento danni, mentre le dichiarazioni dell'imputato in merito a ulteriori fatti di aggressione subiti possono essere implicitamente disattese in ragione della valutazione di maggiore attendibilità del racconto della vittima. L'aggravante della relazione sentimentale tra autore e vittima, non dedotta in appello, non può essere fatta valere in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. ZAZA Carl - Rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/05/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso e la memoria depositata dalla parte civile;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore della parte civile avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo la declarator…

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