Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41813 del 17 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:41813PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione, nel riconoscere il vincolo della continuazione tra più reati, è tenuto a motivare adeguatamente non solo in ordine all'individuazione della pena base, ma anche in relazione all'entità dei singoli aumenti per i reati-satellite, al fine di rendere possibile un effettivo controllo del percorso logico-giuridico seguito nella determinazione complessiva della pena, non essendo sufficiente il mero rispetto del limite del triplo della pena base. Ciò in applicazione dei principi di cui agli artt. 132 e 133 c.p., che attribuiscono al giudice un potere discrezionale nella quantificazione della pena, da esercitarsi in modo adeguatamente motivato. Il mancato rispetto di tale obbligo di motivazione determina l'annullamento della decisione con rinvio per un nuovo giudizio sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/02/2021 della CORTE ASSISE APPELLO di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere PALMA TALERICO;
lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 17 febbraio 2021, la Corte di Assise di appello di Caltanissetta, in funzione di giudice dell'esecuzione - in parziale accoglimento della domanda formulata nell'interesse di (OMISSIS…

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