Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25372 del 2 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:25372PEN

Massima

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Il vincolo della continuazione tra reati associativi di tipo mafioso presuppone una specifica indagine sulla natura dei vari sodalizi criminosi, sulla loro concreta operatività e sulla loro continuità nel tempo, avuto riguardo ai profili della contiguità temporale, dei programmi operativi perseguiti e del tipo di compagine che concorre alla loro formazione, non essendo sufficiente la mera valutazione della natura permanente del reato associativo e dell'omogeneità del titolo di reato e delle condotte criminose. L'unitarietà del disegno criminoso dell'imputato non può coincidere con la sua generica scelta di vita all'insegna dell'illegalità, ma deve emergere da elementi concreti ed oggettivi che dimostrino il collegamento tra le diverse attività criminose, anche in termini di continuità temporale, operativa e di composizione dei gruppi coinvolti. Il giudice dell'esecuzione, nel valutare la sussistenza del vincolo della continuazione, deve quindi effettuare un'approfondita analisi delle specificità dei vari contesti associativi, senza limitarsi ad un apprezzamento generico della natura permanente del reato associativo e dell'omogeneità delle condotte. La motivazione del provvedimento che esclude la continuazione tra reati associativi deve essere congrua e immune da vizi logici e giuridici, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione di merito a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 03/03/2020 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUIGI FABRIZIO AUGUSTO MANCUSO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona della Dott.ssa ((omissis)), Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso, con ogni conseguente statuizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con atto rivolto alla Corte di as…

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