Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31787 del 29 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31787PEN

Massima

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Il possesso di una modica quantità di sostanza stupefacente, pur non configurando il reato di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, non esclude automaticamente la sussistenza di un'attività di spaccio abituale, qualora siano presenti altri elementi indiziari, quali la qualità della sostanza, le modalità di confezionamento, il contesto in cui avviene il fatto e l'assenza di precedenti penali. In tali casi, il giudice deve valutare complessivamente tutti gli elementi di fatto per accertare la pericolosità sociale del soggetto e la concreta possibilità di una futura condotta rispettosa della legge penale, ai fini della revoca o del mantenimento della misura cautelare. La mera modica quantità di droga detenuta non è di per sé sufficiente a escludere la sussistenza di un'attività di spaccio abituale, dovendosi invece considerare l'insieme degli elementi probatori, anche indiziari, che possano denotare una propensione dell'indagato a commettere reati della stessa specie. Pertanto, l'abrasione delle creste papillari, l'assenza di fissa dimora e di attività lavorativa, nonché il riconoscimento da parte di un tossicodipendente come persona dalla quale rifornirsi di droga, possono costituire indici rilevanti ai fini della valutazione della pericolosità sociale dell'indagato e della prognosi circa il suo futuro comportamento, anche in assenza di precedenti penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovann - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CONTI Giovann - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino;

nei confronti di:

TH. Th. , n. a (OMESSO);

avverso la ordinanza in data 11 - 18 maggio 2007 del Tribunale di Torino;

Visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CONTI Giovanni;

Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. CONSOLO Santi, che ha concluso per l&#x…

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