Il provvedimento di confisca definitiva di prevenzione, una volta divenuto irrevocabile, può essere oggetto di revisione solo in presenza di nuove prove sopravvenute rispetto alla conclusione del procedimento di prevenzione, non essendo sufficiente una diversa valutazione tecnico-scientifica di dati già valutati, che si tradurrebbe in un apprezzamento critico di emergenze oggettive già conosciute e delibate nel procedimento. La prova nuova rilevante ai fini della revoca ex tunc della misura di prevenzione della confisca è solo quella sopravvenuta rispetto alla conclusione del procedimento di prevenzione e non anche quella deducibile, ma non dedotta, nell'ambito di esso. Il novum posto a base dell'istanza di revoca deve presentarsi, nel quadro di un ponderato scrutinio che tenga conto anche delle prove a suo tempo acquisite, come un fattore che determini una decisiva incrinatura del corredo fattuale sulla cui base si è pervenuti alla confisca, altrimenti qualsiasi elemento in ipotesi favorevole potrebbe essere evocato a fondamento di un istituto che, da rimedio straordinario, si trasformerebbe ineluttabilmente in una non consentita impugnazione tardiva. Pertanto, il provvedimento di rettifica dei dati catastali degli immobili oggetto di confisca, essendo un atto meramente formale che non modifica il patrimonio giuridico dei terzi interessati, non è suscettibile di autonoma impugnazione.