Il decorso del termine di 60 giorni dalla presentazione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) senza l'adozione di un provvedimento inibitorio da parte dell'amministrazione competente comporta la consumazione del relativo potere, il quale può essere esercitato successivamente solo nel rispetto delle condizioni previste dall'art. 21-nonies della legge n. 241/1990, con particolare riguardo alla necessità di una valutazione comparativa, di natura discrezionale, degli interessi in rilievo, idonea a giustificare la prevalenza dell'interesse pubblico all'applicazione della normativa urbanistico-edilizia rispetto all'interesse privato, oramai consolidatosi, all'esercizio dell'attività economica intrapresa. Pertanto, il provvedimento inibitorio adottato dall'amministrazione oltre il termine di 60 giorni dalla presentazione della SCIA, in assenza di tale valutazione comparativa, è illegittimo e deve essere annullato. Diversamente, l'impugnazione di atti adottati nei confronti di altri soggetti e oramai inoppugnabili in mancanza di tempestiva impugnazione da parte del destinatario, risulta inammissibile per difetto di legittimazione attiva.