Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21003 del 27 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:21003PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando dei propri poteri e della propria qualità, induce il privato a consegnare denaro o altre utilità in cambio dell'omessa verbalizzazione di infrazioni o violazioni, commette il reato di induzione indebita a dare o promettere utilità di cui all'art. 319-quater c.p. Tale condotta si distingue dalla concussione di cui all'art. 317 c.p. in quanto, pur essendo caratterizzata da un abuso del pubblico agente, non determina una grave limitazione della libertà di autodeterminazione del privato, il quale mantiene ampi margini decisionali e agisce nella prospettiva di conseguire un indebito tornaconto personale. Pertanto, la promessa o la dazione di utilità da parte del privato, motivata dalla prospettiva di evitare un danno ingiusto, integra il reato di concussione, mentre la promessa o la dazione di utilità finalizzata a conseguire un indebito vantaggio costituisce il reato di induzione indebita. La valutazione della sussistenza dei presupposti di tali fattispecie delittuose, nonché della concessione delle attenuanti generiche, rientra nell'ambito del merito, sottratto al sindacato di legittimità, salvo che non risulti affetta da manifesta illogicità o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/06/2019 della Corte di appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito l'avvocato (OMISSIS), difensore di (OMISSI…

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