ECLI:IT:CASS:2002:28111PEN
La difesa di L. G. propone ricorso avverso la sentenza resa l'8 gennaio 2001 dalla Corte d'appello di Bari, che confermò la sentenza pronunciata, all'esito del giudizio svolto con il rito abbreviato, il 10 marzo 2000 dal giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Trani con la quale L. G. fu dichiarato responsabile dei reati a lui ascritti, unificati ex art. 81 comma 2, c.p., nel più grave delitto di cessione di sostanze stupefacenti, al fine di ottenere prestazioni sessuali.
Il ricorrente deduce violazione di legge e difetto di motivazione in relazione all'art. 89 c.p., asserendo che i giudici di merito avrebbero erroneamente applicato l'evocata norma penale in tema di vizio parziale di mente ed omesso di rendere ragione, in termini adeguati e coerenti, della mancata applicazione della diminuente in parola.
Si deduce che la Corte di merito, confermando la sentenza del giudice di primo grado, avrebbe fatto acriticamente proprie le conclusio…
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