Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37106 del 26 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37106PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore la persona offesa e la determina a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio danno. Ai fini della sussistenza del reato, è sufficiente che l'agente abbia cagionato un danno patrimoniale alla persona offesa, a prescindere dall'effettivo arricchimento dell'agente stesso. Inoltre, il reato di calunnia si realizza quando l'agente denuncia falsamente un fatto determinato, attribuendolo a una persona innocente, con la consapevolezza della sua falsità e con l'intento di nuocere alla persona incolpata. Pertanto, la condotta calunniosa è integrata anche quando l'agente, pur non essendo l'autore materiale del fatto denunciato, sia consapevole dell'innocenza della persona incolpata e agisca con il fine di paralizzare le pretese della persona offesa. In tali ipotesi, la condanna per truffa aggravata e calunnia è legittima, anche in presenza di incongruenze o contraddizioni nella ricostruzione dei fatti, qualora le prove acquisite siano comunque idonee a dimostrare la responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesc - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 797/2008 CORTE APPELLO di GENOVA, del 04/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/07/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA IN FATTO E DIRITTO

Con sentenza in data …

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