Cassazione penale Sez. I sentenza n. 14020 del 12 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:14020PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso si caratterizza per il concreto e stabile inserimento dell'agente nella struttura organizzativa del sodalizio, idoneo ad attestare la sua messa a disposizione in favore del medesimo in vista del perseguimento dei comuni fini criminosi, anche a prescindere dall'esecuzione di specifici incarichi. Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis c.p., è sufficiente che l'agente si sia concretamente inserito nella struttura organizzativa dell'associazione, mettendosi a sua disposizione, senza che sia necessaria la prova di un suo specifico contributo operativo. La condotta partecipativa può essere desunta da elementi indiziari, quali la frequentazione assidua del capo dell'associazione, la posizione di fiducia ricoperta, l'esecuzione di compiti anche marginali, la disponibilità a farsi portavoce delle direttive impartite dal vertice. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione di tali elementi, la cui ricostruzione e apprezzamento sono sottratti al sindacato di legittimità, se sorretti da adeguata e logica motivazione. Il riconoscimento della continuazione tra più reati di partecipazione ad associazione mafiosa richiede la verifica, già nel processo di cognizione, che al momento della commissione del primo reato i successivi fossero stati programmati, almeno nelle loro linee essenziali, in modo da configurare un'unitaria deliberazione criminosa. In mancanza di tale presupposto, il passaggio dell'imputato da un sodalizio all'altro, anche contrapposti, integra distinte e autonome violazioni dell'art. 416-bis c.p., non suscettibili di continuazione. Infine, il giudice di cognizione può riconoscere la continuazione tra il reato rimesso alla sua cognizione e altro per cui l'imputato ha riportato in precedenza condanna, solo se quest'ultima è ormai irrevocabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizi - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/10/2020 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Francesco Centofanti;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Birritteri Luigi, che ha chiesto dichiararsi inammissibili i ricorsi;
uditi gli avvo…

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