Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12521 del 24 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12521PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale espressione della libertà di manifestazione del pensiero, può essere legittimamente esercitato solo se la notizia diffusa risulta veritiera e non manipolata, in modo tale da non stravolgere i fatti nella loro rappresentazione. Pertanto, una volta accertata l'insussistenza della veridicità della notizia diffamatoria, non è possibile procedere al bilanciamento tra il diritto di critica e il diritto alla reputazione e alla dignità della persona offesa, in quanto il diritto di critica viene meno in assenza del presupposto della verità dei fatti. Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza del reato di diffamazione, è tenuto a verificare in primo luogo la materialità della condotta e la portata offensiva delle espressioni ritenute lesive della reputazione altrui, potendo in caso di esclusione di tali elementi pronunciare sentenza di assoluzione dell'imputato. Inoltre, i motivi di ricorso per cassazione che risultino generici, pur se proposti insieme ad altri motivi specifici, sono inammissibili in quanto viziati da inammissibilità originaria, anche quando la decisione del giudice dell'impugnazione non pronuncia in concreto tale sanzione. Infine, nel giudizio di cassazione celebrato nelle forme del rito camerale "non partecipato", il pagamento delle spese processuali in favore della parte civile è disposto solo nell'ipotesi in cui la stessa abbia effettivamente svolto un'attività diretta a contrastare la pretesa dell'imputato, fornendo un utile contributo alla decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. PILLA Egle - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/02/2022 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EGLE PILLA;
Letta la requisitoria scritta del Sostituto Procuratore generale presso la Corte di cassazione, Dr. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
Lette le conclusioni scritte del difensore e procuratore speciale, avv. (OMISSIS), pervenute in data 24 gennaio 2023, per …

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