Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2060 del 15 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:2060PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati, ai sensi dell'art. 81, comma 2, c.p., presuppone che la decisione di commettere i vari reati sia stata presa dall'agente in un momento precedente la consumazione del primo e sia estesa a tutti gli altri, già programmati nelle loro linee generali. Non è sufficiente una mera abitualità o sistematicità nel compimento di reati, essendo necessaria una previa programmazione unitaria degli episodi delittuosi, anche se senza riguardo ai dettagli operativi. Il mero collegamento oggettivo tra i reati, come l'omogeneità della condotta o la vicinanza temporale, non è di per sé sufficiente a integrare il requisito della continuazione, dovendosi accertare l'esistenza di un disegno criminoso unitario, programmato ab initio dall'agente. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, nel valutare l'istanza di applicazione della continuazione, deve verificare non solo gli elementi oggettivi dei reati, ma anche la sussistenza di una previa deliberazione unitaria da parte dell'imputato, che comprenda i diversi episodi delittuosi come effettivamente previsti, ancorché senza riguardo ai dettagli operativi. In assenza di tale prova, non può essere riconosciuta la continuazione tra i reati, anche ove vi siano indizi di una generica abitualità criminale o di un collegamento soggettivo tra le condotte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SILVESTRI Giovanni - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. GI., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 02/10/2006 TRIBUNALE di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. CORRADINI GRAZIA;

lette le conclusioni del P.G. Dr. Ciampoli Luigi, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza in data 2.10.2006 il Tribunale di Palermo, quale giudice dell'esecuzione, ha respinto la istanza presentata da Ba. Gi. di applicaz…

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