Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 16130 del 11 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:16130PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve procedere ad un'attenta e puntuale analisi di tutti gli elementi probatori a disposizione, senza limitarsi a considerare singoli atti di indagine in modo isolato, ma verificando la loro idoneità a dimostrare in modo certo e univoco la riferibilità delle condotte contestate all'indagato. Ove il compendio probatorio risulti costituito esclusivamente da intercettazioni telefoniche, il giudice è tenuto a verificare con particolare rigore la effettiva attribuzione all'indagato delle utenze intercettate, non potendo desumere tale attribuzione da elementi indiziari non sufficientemente precisi e circostanziati. Pertanto, il giudice di merito non incorre in vizi logici o violazioni di legge quando, all'esito di tale puntuale disamina, ritenga che gli elementi a disposizione non consentano di affermare con certezza la riferibilità all'indagato delle condotte contestate, e dunque la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza richiesti per l'applicazione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - rel. Consigliere

Dott. TORNESI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/12/2017 del TRIB. LIBERTA' di BRESCIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. CARLA MENICHETTI;
sentite le conclusioni del PG Dr. PERELLI SIMONE che conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del Riesame di Brescia, con ordinanza in data 22 dicembre 2017, annullava la misura cautelare della cus…

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