Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48692 del 24 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:48692PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione di merito a quella del giudice di merito, essendo il suo sindacato limitato alla verifica della logicità, coerenza e sufficienza della motivazione stessa, senza poter riesaminare il compendio probatorio. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile laddove si limiti a censurare la valutazione della prova effettuata dal giudice di merito, senza indicare specificamente gli atti processuali che dimostrino il travisamento della stessa. Inoltre, la motivazione per relationem alla sentenza di primo grado è ammissibile nel giudizio di appello, quando le censure dell'appellante non contengono elementi di novità rispetto a quelli già esaminati e disattesi dal primo giudice. Infine, in tema di commisurazione della pena, quando questa sia prossima al minimo edittale, la motivazione non deve necessariamente svilupparsi in un esame analitico dei singoli criteri di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente il riferimento alla necessità di adeguamento al caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4283/2012 CORTE APPELLO di ROMA, del 03/07/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/09/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA MICCOLI;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. Mario PINELLI, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appello di Roma (in d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.