Il falso in atto pubblico, anche se commesso mediante l'apposizione di una firma autenticata da un notaio, integra il reato di falso, in quanto l'autenticazione notarile non esclude la rilevanza penale della condotta, essendo sufficiente la consapevole e volontaria alterazione della verità documentale, a prescindere dalla modalità di realizzazione. Pertanto, il soggetto che cede un veicolo di sua proprietà mediante una procura speciale a vendere, sottoscritta con firma autenticata da notaio, ma risultata essere falsa in ogni sua parte, risponde del reato di falso, in concorso con il soggetto che ha imbarcato il veicolo su una nave diretta all'estero, denunciandone indebitamente il furto. La mancata prospettazione di un motivo di ricorso in sede di appello ne determina l'inammissibilità in sede di legittimità, non potendosi in tale sede procedere al riesame del merito della decisione, ove la sentenza impugnata abbia dato conto delle ragioni della decisione con motivazione ragionevole e immune da vizi logici e contraddizioni.