Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2284 del 22 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:2284PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da un privato in atto pubblico, integrato dall'attestazione di dati reddituali infedeli nell'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, costituisce reato di pericolo astratto, la cui consumazione è indipendente dall'effettiva lesione del bene giuridico tutelato, essendo sufficiente l'idoneità della condotta a ingannare la fede pubblica. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, che sussiste anche qualora il reddito effettivamente percepito, ancorché superiore a quello dichiarato, sia comunque inferiore alla soglia di ammissibilità al beneficio richiesto, non configurandosi in tal caso un "falso innocuo" non punibile. La particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., non può essere riconosciuta in presenza di una rilevante discrasia tra il reddito dichiarato e quello accertato, atteso che tale elemento è indicativo della gravità del pericolo cui è stato esposto il bene giuridico tutelato, indipendentemente dall'assenza di una concreta lesione. Il giudice di rinvio, a seguito di annullamento per vizio di motivazione, è vincolato a conformarsi ai principi di diritto enunciati dalla Corte di Cassazione, senza poter rimettere in discussione gli aspetti già definitivamente risolti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 20.12.2018 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Donatella Galterio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Fimiani Pasquale che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 20.12.2018 la Corte di Appello di Palermo, pronunciatasi in sede di r…

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