Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28909 del 19 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:28909PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la condotta minacciosa o violenta, anche se finalizzata al soddisfacimento di un preteso diritto, si estrinseca nella costrizione della vittima attraverso l'annullamento della sua capacità volitiva, indipendentemente dalla sussistenza di un effettivo diritto azionabile in sede giudiziaria. Ciò in quanto il dolo del delitto di estorsione è caratterizzato dalla volontà finalisticamente orientata al conseguimento di un profitto illecito, a differenza del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, che presuppone la convinzione, anche se infondata, di esercitare un proprio diritto. Inoltre, la configurabilità del reato di estorsione è esclusa soltanto quando risulti inequivocabilmente accertata, prima dell'esercizio della violenza o della minaccia, la totale novazione del rapporto tra le parti, con sostituzione della pretesa della sola somma capitale ovvero di altra somma gravata da interessi legittimi, rispetto al credito originario di natura usuraria. Tuttavia, anche in presenza di un credito di natura usuraria, la condotta del creditore che si rivolga con violenza o minaccia non solo al debitore, ma anche a soggetti terzi estranei al rapporto obbligatorio, integra comunque il delitto di estorsione, in quanto la pretesa giuridica per mantenersi nell'alveo dell'esercizio arbitrario deve essere formulata esclusivamente nei confronti della parte obbligata e non può essere estesa a terzi. Infine, il concorso di un terzo nel reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni è configurabile solo quando il terzo si limiti ad offrire un contributo alla pretesa del creditore, senza perseguire alcuna diversa e ulteriore finalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/05/2019 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PARDO IGNAZIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SENATORE VINCENZO che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio in relazione al quinto motivo ed il rigetto dei ricorsi nel resto.
Udito il difensore avv.to (OMISSIS) per (O…

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