Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di esercizi commerciali è vietata e sanzionabile, in quanto l'attività di occupazione del suolo pubblico è soggetta a specifica concessione da parte dell'autorità amministrativa competente. Il titolare di un esercizio commerciale non può liberamente occupare porzioni di suolo pubblico senza l'intermediazione del potere amministrativo. L'amministrazione comunale, pertanto, può legittimamente ordinare il ripristino dello stato dei luoghi e la rimozione dell'occupazione abusiva, nonché disporre la chiusura temporanea dell'esercizio commerciale in caso di mancato adempimento, in applicazione della normativa vigente in materia (art. 20 d.lgs. n. 285/1992 e art. 3, comma 16, l. n. 94/2009). Il potere sanzionatorio attribuito al Sindaco dalla legge è esercitato in via ordinaria e a prescindere da situazioni contingibili ed urgenti, attraverso l'adozione di atti di carattere generale che vincolano i dirigenti competenti nell'applicazione delle relative misure. Il silenzio assenso non opera in materia di occupazione di suolo pubblico nel centro storico, in quanto è richiesto il preventivo parere di determinati uffici comunali.