Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6430 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:6430SENT

Massima

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Il ricorso è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, in quanto quest'ultima ha manifestato la mancanza di interesse alla coltivazione della lite, dichiarazione alla quale l'amministrazione resistente ha prestato formale adesione, anche in ordine alla compensazione integrale delle spese di causa. Il Tribunale Amministrativo Regionale, pertanto, non può che prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse della ricorrente e dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a proseguire il giudizio, debitamente manifestato e condiviso dalla controparte, determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di causa. Tale principio trova applicazione ogniqualvolta, nel corso del giudizio amministrativo, la parte ricorrente perda l'interesse originario che l'aveva indotta a proporre il ricorso, senza che ciò comporti alcuna pronuncia nel merito della controversia. La dichiarazione di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, infatti, non implica alcuna valutazione nel merito delle questioni dedotte in giudizio, ma si limita a prendere atto del venir meno dell'interesse della parte ricorrente a proseguire la lite, con conseguente compensazione delle spese di causa tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/05/2017

N. 06430/2017 REG.PROV.COLL.

N. 07507/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7507 del 2001, proposto da:
A. Manzoni & C. S.p.a., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, via Caposile, 10;

contro

Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui Uffici è domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

dell’integrazione richiesta dall’AGCOM del contributo dovuto da i…

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