Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2197 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:2197SENT

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza di un privato volta ad ottenere un provvedimento amministrativo configura un'ipotesi di silenzio-inadempimento, che legittima il ricorrente a chiedere al giudice amministrativo la declaratoria di illegittimità di tale comportamento omissivo e l'accertamento dell'obbligo dell'amministrazione di provvedere espressamente sulla domanda, fermo restando il diritto del privato al risarcimento del danno da ritardo, ove ne ricorrano i presupposti. Infatti, il principio di buona amministrazione e il dovere di provvedere espressamente sanciti dalla legge impongono all'amministrazione di esaminare e definire con un provvedimento espresso le istanze presentate dai cittadini, evitando di mantenere un atteggiamento inerte e omissivo che lede il diritto del privato ad ottenere una risposta. Pertanto, il silenzio serbato illegittimamente dall'amministrazione, oltre a configurare un'ipotesi di silenzio-inadempimento, legittima il ricorrente a chiedere il risarcimento del danno da ritardo, ove ne ricorrano i presupposti di legge, in ragione del pregiudizio subito per effetto del mancato esercizio tempestivo del potere amministrativo. In tali casi, il giudice amministrativo, accertata la fondatezza della domanda risarcitoria, può condannare l'amministrazione al risarcimento del danno, tenuto conto della natura e dell'entità del pregiudizio subito dal privato in conseguenza del ritardo nell'adozione del provvedimento richiesto.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/02/2019

N. 02197/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01711/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1711 del 2018, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) e dall'avvocato ((omissis)), con domicilio ex lege presso la segreteria della Sez. III ter, TAR Lazio, Roma;

contro

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per la dichiarazione di illegittimità del silenzio inadempimento serbato sull'istanza presentata dal ricorrente volta ad ottenere un visto di reingresso…

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