Consiglio di Stato sentenza n. 3661 del 2015

ECLI:IT:CDS:2015:3661SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo qualora il richiedente non dimostri in modo completo e puntuale l'ultimazione dei lavori abusivi entro il termine legislativamente previsto, anche in relazione alla piena idoneità del manufatto all'uso residenziale prima di tale data. L'onere della prova in tal senso grava sul richiedente il condono, non essendo sufficiente il mero decorso del termine per la formazione del silenzio-assenso, che presuppone l'integrale dimostrazione della sussistenza di tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi stabiliti dalla normativa di settore. Di conseguenza, l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi ha natura vincolata, una volta accertata l'insussistenza dei presupposti per la sanatoria.

Sentenza completa

N. 02573/2014
REG.RIC.

N. 03661/2015REG.PROV.COLL.

N. 02573/2014 REG.RIC.

N. 00830/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2573 del 2014, proposto da:
Capozzi Massimo, Gorini Rosanna, rappresentati e difesi dagli avvocati Livio Lavitola e Riccardo Lavitola, con domicilio eletto presso Livio Lavitola in Roma, via Giulio Cesare, 71;

contro

Roma Capitale in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avvocato Rodolfo Murra, domiciliata in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

sul ricorso numero di registro generale 830 del 2015, proposto da:
Capozzi Massimo, Gorini Rosanna, rappresentati e difesi dagli avvocati Carlo Contaldi La Grotteria e Livio Lavitola, con domicilio eletto pre…

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