Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11035 del 16 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:11035PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso, quale reato di natura permanente, comporta una presunzione di adeguatezza della misura cautelare della custodia in carcere, salvo prova contraria, in quanto la stabilità e la continuità delle consorterie criminali di tipo mafioso rendono immanenti le esigenze cautelari, senza che sia necessario valutare l'attualità e la concretezza del pericolo di reiterazione del reato. Pertanto, il decorso del tempo dalla commissione del fatto non è di per sé idoneo a far venir meno tale presunzione, essendo sufficiente la dimostrazione della ragionevole probabilità di colpevolezza in relazione alla condotta di partecipazione, senza che rilevi la risalenza degli elementi probatori, atteso che la partecipazione ad un'associazione mafiosa storica può assumere anche forme di militanza silente e continuativa, anche durante le fasi di detenzione dei sodali. Inoltre, l'onere motivazionale del giudice in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari risulta significativamente attenuato in relazione all'accertamento della gravità indiziaria, essendo limitato alla valutazione di elementi di fatto che indichino in concreto l'assenza di tali esigenze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 5212/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 08/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. RECCHIONE Sandra;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che conclude per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS) che insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Napoli, sezione per il riesame delle misure coercitive, confermava l'ordinanza di appli…

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