Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9150 del 26 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:9150PEN

Massima

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Il provvedimento di rigetto della richiesta di restituzione di un bene sottoposto a sequestro probatorio non è impugnabile con l'appello cautelare, ma solo con il ricorso per cassazione, in quanto la disciplina delle misure cautelari reali prevede espressamente tale mezzo di impugnazione soltanto per il sequestro preventivo e non per il sequestro probatorio. Pertanto, il giudice del riesame, investito di un appello avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di restituzione di un bene sottoposto a sequestro probatorio, deve dichiararne l'inammissibilità, non potendo convertire l'atto in un ricorso per cassazione per carenza dei requisiti minimi di tale impugnazione. Ciò anche qualora il ricorrente abbia dedotto la regolare provenienza del bene sottoposto a sequestro, in quanto tale questione di merito non può essere esaminata nell'ambito di un'impugnazione inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 10/8/2012 del TRIBUNALE DI AGRIGENTO;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ROBERTO ANIELLO che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza del 10 agosto 2012 il Tribunale di Agrigento in funzione di giudice…

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