Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50094 del 12 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:50094PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto dal giudice quando sussistono gravi indizi di reato (fumus commissi delicti) e il pericolo che la libera disponibilità dei beni possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato o agevolare la commissione di altri reati (periculum in mora). Il giudice deve valutare attentamente tutti gli elementi di prova, inclusi quelli offerti dalla difesa, senza limitarsi alle sole dichiarazioni della persona offesa. Tuttavia, il giudizio di legittimità in sede di ricorso per cassazione è circoscritto alla verifica della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione del materiale probatorio, che resta riservata alle competenti sedi di merito. Il provvedimento di sequestro preventivo deve essere adeguatamente motivato, con riferimento sia al fumus che al periculum, sulla base di una complessiva e approfondita disamina degli elementi di fatto e di diritto rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 37/2013 TRIB. LIBERTA' di FOGGIA, del 26/03/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASUCCI GIULIANO;

sentite le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio, per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in data 26 marzo 2013, il Tribunale di Foggia, in funzione di giudice per il riesame, in accoglimento parziale dell'istanza di riesame proposta da (OMISSIS) con…

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