Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34779 del 7 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:34779PEN

Massima

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La scriminante di cui all'art. 393-bis c.p. non è configurabile a fronte di una mera illegittimità della condotta del pubblico ufficiale, ma richiede che l'azione di quest'ultimo sia ingiustamente persecutoria e arbitrariamente ecceda i limiti delle sue attribuzioni funzionali. Inoltre, la reazione del privato per essere scriminata deve essere strettamente proporzionata all'esigenza di esercitare un proprio diritto di rango primario indebitamente conculcato e contenuta negli stretti limiti in cui sia necessaria a tal fine, essendo necessario un nesso di causalità funzionale tra l'arbitrio dell'agente pubblico e la reazione del destinatario, e non un mero nesso di consecutività cronologica o di occasionalità. L'inosservanza delle formalità previste dagli artt. 22 e 23 TULPS per lo scioglimento di un assembramento in luogo pubblico non determina di per sé l'illegittimità dell'ordine di scioglimento, né scrimina la violenta reazione dei partecipanti alla manifestazione, precludendo esclusivamente l'insorgere di responsabilità penale ai sensi dell'art. 24, comma 3, TULPS per coloro che si limitino a non ottemperarvi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/06/2019 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con atto del proprio difensore, (OMISSIS) chiede alla Corte di cassazione di annullare la sentenza della Corte di appello di Torino del 25 giugno 2019, …

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