Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33883 del 11 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33883PEN

Massima

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La ricevuta di versamento in conto corrente postale ha natura di atto pubblico di fede privilegiata, per quanto attiene alla provenienza del documento e ai fatti che il pubblico ufficiale attesta essere stati da lui compiuti o essere avvenuti in sua presenza. L'alterazione di elementi accessori dell'atto, diversi da quelli che attengono al contenuto tipico dell'attestazione, non configura un falso innocuo o irrilevante, in quanto tutte le componenti inserite nel documento ripetono da questo la loro idoneità funzionale ad asseverare l'esistenza di quanto indicato, in particolare laddove tali componenti accessorie siano inserite proprio per provare i fatti da esse rappresentati. Pertanto, la contraffazione materiale di bollettini postali di pagamento, utilizzati per causali ed operazioni diverse da quelle indicate, integra il reato di falso materiale commesso dal privato in atto pubblico, a prescindere dalla rilevanza o meno delle informazioni falsificate, in quanto l'atto pubblico attesta fatti e circostanze che il pubblico ufficiale ha compiuto o verificato direttamente. La mancata contabilizzazione delle relative somme nelle casse dell'ente pubblico destinatario e la difformità dei codici numerici rispetto alle operazioni effettivamente eseguite costituiscono elementi fattuali sufficienti a provare la falsità del documento, senza che sia necessaria l'audizione di ulteriori testimoni, la cui richiesta può essere legittimamente rigettata per irrilevanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. MAZZITELLI Caterin - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/03/2016 della CORTE APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MAZZITELLI CATERINA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
Udito il difensore;
il difensore presente si riporta ai motivi.
Il Procuratore Generale, nella persona del Sost. Proc. Gen…

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