Il permesso di soggiorno per lavoro subordinato, una volta scaduto, deve essere tempestivamente rinnovato dal titolare, il quale è tenuto a presentare la relativa domanda e a sottoporsi ai necessari adempimenti burocratici, anche qualora il mancato rinnovo sia dovuto a cause di forza maggiore, come l'impossibilità di rientrare in Italia per eventi eccezionali e imprevedibili, come una pandemia. Tuttavia, l'Amministrazione, in presenza di tali circostanze, è tenuta a valutare con particolare attenzione la posizione del richiedente e, ove possibile, a consentirgli di regolarizzare la propria posizione, evitando di rigettare la domanda di rinnovo. Ciò al fine di tutelare il diritto allo straniero di mantenere legittimamente il proprio soggiorno nel territorio nazionale, in conformità ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché di proporzionalità e ragionevolezza, che devono informare l'esercizio del potere discrezionale della Pubblica Amministrazione. Pertanto, il rigetto della domanda di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, in presenza di circostanze eccezionali che hanno impedito al titolare di adempiere tempestivamente agli obblighi burocratici, può essere considerato illegittimo, in quanto lesivo del diritto dello straniero di mantenere legittimamente il proprio soggiorno nel territorio nazionale, salvo che l'Amministrazione non abbia adeguatamente valutato la posizione del richiedente e non abbia adottato soluzioni alternative volte a consentirgli di regolarizzare la propria posizione.