Il Comune concedente, nel decidere sulla possibilità di incrementare la durata del periodo transitorio di una concessione di servizio pubblico di distribuzione del gas, è tenuto a rispettare il principio di partecipazione procedimentale del concessionario uscente. Infatti, il comma 7 dell'art. 15 del D.Lgs. n. 164/2000 configura in capo al gestore uscente un interesse differenziato e qualificato alla valutazione da parte dell'amministrazione locale circa la sussistenza delle condizioni legittimanti l'incremento, le quali incidono direttamente sulla durata del rapporto concessorio e, quindi, sulla programmazione economica e finanziaria dell'impresa. Pertanto, il Comune non può esimersi dal comunicare l'avvio del procedimento al concessionario, il quale riveste la posizione di controinteressato, e dal valutare le sue eventuali deduzioni prima di adottare la determinazione finale, la quale, in quanto incidente su una posizione giuridica qualificata del gestore, non può essere meramente ricognitiva ma deve essere adeguatamente motivata. Ciò anche in considerazione del fatto che l'art. 15 del D.Lgs. n. 164/2000 ha determinato una sensibile riduzione della durata originariamente prevista per le concessioni già assegnate, con conseguente necessità di interpretare la norma in modo da salvaguardare le legittime aspettative dei gestori uscenti.