Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20056 del 9 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20056PEN

Massima

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La connessione teleologica tra reati, prevista dall'art. 61 n. 2 c.p., costituisce una circostanza aggravante che opera anche quando il reato-fine sia perseguibile a querela di parte e questa non sia stata presentata, ovvero quando il reato-fine sia estinto. Tale vincolo teleologico, infatti, è un elemento circostanziale specializzante della fattispecie aggravata, avente carattere immanente ed insensibile a situazioni estrinseche e successive del reato concorrente, il quale, anche se non perseguibile, ha già spiegato in modo irreversibile la sua funzione aggravatrice del reato in vista o in dipendenza del quale sia stato commesso. Pertanto, la remissione di querela o l'estinzione del reato-fine non escludono l'applicabilità dell'aggravante della connessione teleologica per il reato di lesioni volontarie, il quale rimane procedibile d'ufficio ai sensi dell'art. 582 comma 2 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI VENEZIA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 809/2009 TRIBUNALE di TREVISO, del 25/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dr. ((omissis)), ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.

RITEN…

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