Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15462 del 6 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:15462PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, redige un verbale di contestazione di violazione al codice della strada attestando falsamente circostanze relative alla sosta irregolare del veicolo e all'assenza del trasgressore, commette il reato di falsità in atto pubblico fidefacente. Tale condotta è punibile anche qualora l'infedele attestazione non abbia modificato il significato complessivo dell'atto, in quanto l'alterazione di elementi essenziali del verbale, come l'indicazione dell'assenza del trasgressore, è idonea a incidere sulla sua valenza probatoria e sull'esercizio del diritto di difesa. La valutazione della sussistenza del reato di falsità ideologica in atto pubblico non è esclusa dalla circostanza che il veicolo fosse effettivamente parcheggiato in modo irregolare, in quanto la falsa attestazione di elementi accessori, come il luogo esatto della sosta, è comunque rilevante ai fini della corretta redazione dell'atto pubblico. Inoltre, la mancata contestazione immediata dell'infrazione al trasgressore presente sul luogo costituisce un ulteriore indice della falsità del verbale, in quanto tale omissione è incompatibile con la ricostruzione dei fatti prospettata dal pubblico ufficiale. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la credibilità della versione alternativa offerta dall'imputato, deve esaminare attentamente l'intero compendio probatorio, senza trascurare eventuali incongruenze o lacune nelle dichiarazioni dei testimoni a carico, al fine di accertare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di falsità ideologica in atto pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/02/2016 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
uditi: il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. ORSI L., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
l'avv. (OMISSIS), per la parte civile, che si e' riportato alla memoria in atti, depositando conclusioni…

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