La revoca delle autorizzazioni amministrative per l'esercizio di un'attività commerciale, disposta ai sensi dell'art. 19, comma 4, d.P.R. n. 616 del 1977 e dell'art. 100 T.U.L.P.S., richiede la sussistenza di elementi concreti e specifici che dimostrino il pericolo per l'ordine pubblico, la moralità pubblica e il buon costume o la sicurezza dei cittadini, non essendo sufficiente la mera presenza di soggetti con precedenti penali o di polizia all'interno dell'esercizio, in assenza di una contestualizzazione che ne evidenzi il nesso con l'attività svolta. L'Amministrazione è tenuta a valutare comparativamente l'interesse pubblico alla chiusura dell'esercizio e l'interesse del privato alla prosecuzione dell'attività economica, motivando adeguatamente la propria decisione. La revoca delle autorizzazioni incide sulla libertà di iniziativa economica del titolare dell'esercizio commerciale, tutelata a livello europeo, e pertanto deve essere sorretta da una rigorosa istruttoria e da una congrua motivazione, non essendo sufficiente il mero riferimento a precedenti penali o di polizia del gestore o di soggetti frequentanti l'esercizio.