Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 20139 del 7 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:20139CIV

Massima

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Il contratto di cessione di azienda può essere annullato per vizi del consenso, quali il dolo o l'errore, ovvero per responsabilità extracontrattuale, ma il soccombente che si sia visto dichiarare inammissibile l'appello con ordinanza ex artt. 348-bis e 348-ter c.p.c. può proporre ricorso per cassazione soltanto avverso la sentenza di primo grado, non rientrando l'impugnazione dell'ordinanza di inammissibilità dell'appello tra i casi di autonoma impugnabilità in cassazione. Pertanto, il ricorso proposto avverso l'ordinanza di inammissibilità dell'appello deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente obbligo di versamento, da parte del ricorrente, dell'ulteriore importo a titolo di contributo unificato pari a quello dovuto per la stessa impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 2

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. MANNA Felice - Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - rel. Consigliere

Dott. SCALISI Antonino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa, in forza di procura speciale a margine del ricorso, dagli Avv. (OMISSIS) e (OMISSIS), con domicilio eletto presso lo studio dell'Avv. (OMISSIS) in (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
(OMISSIS);
- intimata -
avverso l'ordinanza della Corte d'appello di Venezia in data 25 febbraio 2014.
Udita, la relazione della causa svolta nella camera di consiglio del 15 settembre 201…

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