Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 9165 del 28 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9165PEN

Massima

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La presenza di un sistema di videosorveglianza in un esercizio commerciale non esclude automaticamente la configurabilità dell'aggravante della pubblica fede di cui all'art. 625, comma 1, n. 7 c.p., in quanto tale sistema non garantisce l'interruzione dell'azione criminosa né può considerarsi un efficace strumento per impedire la sottrazione dei beni esposti. Ai fini della sussistenza di tale aggravante, è sufficiente che i beni sottratti fossero esposti alla pubblica fede, ossia accessibili al pubblico senza particolari misure di custodia o sorveglianza diretta e continua da parte del proprietario o di altro addetto alla vigilanza. La mera presenza di un sistema di videosorveglianza, che consente la costante percezione della localizzazione dei beni, non esclude la configurabilità dell'aggravante, in quanto tale sistema non garantisce l'interruzione dell'azione criminosa né può considerarsi un efficace strumento per impedire la sottrazione dei beni. Inoltre, ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno di speciale tenuità prevista dall'art. 62, n. 4 c.p., è necessario che il valore economico del bene sottratto sia di modestissimo rilievo e il pregiudizio cagionato sia lievissimo, ossia di valore pressochè irrilevante. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione di tali circostanze, essendo sufficiente che indichi gli elementi di preponderante rilevanza ritenuti ostativi alla concessione delle attenuanti, senza dover esprimere una valutazione analitica su ogni singola deduzione difensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sig.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. TORNESI Daniela R. - Consigliere

Dott. SERRAO Eugen - Rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/02/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi;
udito il difensore Avv. (OMISSIS) del foro di PALERMO in difesa di (OMISSIS), che si riporta ai motivi di ricorso;

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