Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2473 del 2023

ECLI:IT:TARSA:2023:2473SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, afferma il principio secondo cui, qualora la parte ricorrente rinunci alla coltivazione del ricorso, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità dello stesso, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del Processo Amministrativo. Tuttavia, in presenza di attività difensiva svolta dalla parte controinteressata, le spese di lite devono essere poste a carico della parte ricorrente nei confronti di quest'ultima, mentre possono essere compensate tra la parte ricorrente e le restanti parti, tenuto conto della soluzione in rito della controversia. Il giudice, pertanto, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso, condanna la parte ricorrente al pagamento delle spese di lite in favore della parte controinteressata, mentre compensa le spese tra le altre parti, in applicazione dei principi di soccombenza virtuale e di equità processuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/11/2023

N. 02473/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00414/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 414 del 2019, proposto da Maria Teresa Miceli e Claudia Proto, rappresentate e difese dall'avvocato Valentina Brancaccio, con domicilio eletto in Salerno, largo Dogana Regia 15;

contro

Ministero della Cultura (già Ministero per i Beni e le Attività Culturali), in persona del Ministro p.t.; Soprintendenza B.A.A.A.S Salerno, in persona del Soprintendente p.t. rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale Salerno, domiciliataria ex lege in Salerno, c.so Vittorio Emanuele, 58;
Comune di Amalfi, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;

nei conf…

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