Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44874 del 9 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44874PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che alteri dolosamente un certificato medico, anche mediante l'aggiunta di una annotazione vera, in un contesto cronologico successivo e diverso da quello reale, commette il reato di falso materiale in atto pubblico, a nulla rilevando che l'alterazione sia stata effettuata al fine di completare la certificazione o che la diagnosi abbia natura di mero giudizio opinabile. Infatti, il certificato medico del pronto soccorso, una volta redatto, acquista carattere definitivo in relazione a ogni singola annotazione e esce dalla sfera di disponibilità del suo autore, essendo preordinato alla certificazione di una situazione caduta nella sfera conoscitiva del pubblico ufficiale e assumendo rilievo giuridico esterno alla mera indicazione sanitaria o terapeutica. Pertanto, l'alterazione di tale documento, anche se volta a ristabilire la verità effettuale, integra il reato di falso materiale in atto pubblico, in quanto la certificazione medica ha natura di atto pubblico fidefacente, caratterizzato dall'attestazione di fatti appartenenti all'attività del pubblico ufficiale o caduti sotto la sua percezione e dalla circostanza che esso sia destinato ab initio alla prova e quindi redatto da un pubblico ufficiale autorizzato nell'esercizio di una speciale funzione certificatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angel - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1462/2013 CORTE APPELLO di ANCONA, del 13/12/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. FRATICELLI M., che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza Deliberata il 13/12/2013, la Corte di appello di Anco…

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