Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51438 del 19 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:51438PEN

Massima

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Il sequestro probatorio è legittimo quando sussistono il fumus boni iuris e la necessità di accertare i fatti, anche in presenza di contestazioni sulla sussistenza di altri reati ipotizzati, purché vi sia un nesso di strumentalità tra l'oggetto del sequestro e l'accertamento di un illecito penale. Il giudice di merito deve motivare adeguatamente la sussistenza di tali presupposti, senza che sia necessaria una puntuale dimostrazione della responsabilità dell'indagato, essendo sufficiente l'esistenza di elementi indiziari idonei a giustificare il sequestro. La motivazione del provvedimento di convalida del sequestro deve essere logica, coerente e completa, senza che sia necessaria una confutazione analitica di tutte le argomentazioni difensive, essendo sufficiente che il giudice abbia esaminato le questioni rilevanti ai fini della decisione. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di convalida del sequestro è ammesso solo per violazione di legge, comprensiva degli "errores in iudicando" o "in procedendo", nonché dei vizi della motivazione così radicali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 10/5/2013 del Tribunale per il riesame di Potenza;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. GALLO Domenico;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con …

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