Consiglio di Stato sentenza breve n. 5681 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:5681SENB

Massima

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La pubblica amministrazione, nell'esercizio del potere di autotutela, può annullare in via di revoca una procedura di gara già espletata e conclusa con l'aggiudicazione provvisoria, ma tale potere incontra limiti insuperabili nel rispetto dei principi di buona fede e correttezza e nella tutela dell'affidamento ingenerato nei confronti dei partecipanti. Pertanto, la mera inopportunità o incongruità dei criteri di attribuzione dei punteggi, rilevata successivamente all'espletamento della gara, non integra una sopravvenuta ragione di pubblico interesse o un mutamento della situazione di fatto che legittimi l'esercizio del potere di revoca, in assenza di vizi macroscopici o evidenti della lex specialis e di una adeguata motivazione che dia conto della prevalenza dell'interesse pubblico rispetto all'affidamento ingenerato nei confronti dell'aggiudicatario provvisorio. L'amministrazione, pertanto, non può revocare la gara per meri motivi di opportunità o convenienza economica, qualora i criteri di selezione dell'offerta economicamente più vantaggiosa, pur diversi da quelli che avrebbero potuto massimizzare l'incasso per le finanze comunali, non risultino macroscopicamente illogici o viziati e non siano stati previamente contestati nel corso della procedura. Il legittimo affidamento dell'aggiudicatario provvisorio, sorto in assenza di rilievi o riserve sulla lex specialis, costituisce un limite insuperabile all'esercizio del potere di revoca, a meno che l'amministrazione non fornisca una adeguata motivazione in ordine alla natura e alla gravità delle anomalie contenute nel bando o verificatesi nel corso delle operazioni di gara, idonee a giustificare il provvedimento di autotutela alla luce della comparazione dell'interesse pubblico con le contrapposte posizioni consolidate dei partecipanti.

Sentenza completa

N. 05818/2012
REG.RIC.

N. 05681/2012REG.PROV.COLL.

N. 05818/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 5818 del 2012, proposto da:
COMUNE DI ADRIA, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Paolo Neri, con domicilio eletto presso Federica Scafarelli in Roma, via Giosue' Borsi, n. 4;

contro

MANUTENCOOP FACILITY MANAGEMENT S.P.A., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avv. Franco Mastragostino e Adriano Giuffrè, con domicilio eletto presso Adriano Giuffrè in Roma, via dei Gracchi, n. 39;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. VENETO – VENEZIA, Sez. I, n. 577 del 23 apri…

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